America Latina e lotta non violenta: ricordi e prospettive

Per il ciclo di conferenze “Pace, diritti dell’uomo e sviluppo dei popoli” (III edizione) proposto dal Comune di Brescia – Assessorato ai Servizi Sociali e dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura il 22 ottobre 1986, ore 18,15, nel Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia a Brescia, strapieno in ogni ordine di posti, Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la Pace, ha parlato sul tema: “America Latina e lotta non violenta: ricordi e prospettive”.

Pérez Esquivel, Adolfo. – Attivista cattolico argentino (nato a Buenos Aires nel 1931). Scultore (sue opere sono conservate in varî musei argentini), dalla fine degli anni Sessanta si è dedicato completamente all’azione non violenta a sostegno dei diritti umani e civili dovunque essi fossero violati. Nel 1971 partecipò alla fondazione del Servizio de paz y justicia en América Latina, di cui dal 1974 al 1986 fu coordinatore generale. La sua azione si è svolta in tutti i paesi dell’America Latina soggetti a regimi militari, ma dal 1976, dopo l’avvento alla guida del paese del generale Videla, soprattutto in Argentina, con una costante campagna per far luce sulla scomparsa di migliaia di avversarî del regime, i desaparecidos, per la quale fu torturato e imprigionato dal regime (197778). Per questa sua attività gli sono stati conferiti nel 1977 il premio Giovanni XXIII e nel 1980 il premio Nobel per la pace. Presidente della Lega internazionale per i diritti e la liberazione dei popoli (1987-2000), è autore di Caminar… junto a los Pueblos (1995), riflessione sulle esperienze non violente praticate nel continente latino-americano. (www.treccani.it 2017)