Fraternità. Duetti nel bosco

La Fondazione San Giorgio Onlus e la Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura hanno proposto per il secondo anno i “duetti nel bosco” sabato 22 giugno 2019 alle ore 20,45 presso la base scout di Piazzole (Gussago).

Il violoncellista Giovanni Sollima e fratel Lino Breda della Comunità monastica di Bose sono stati protagonisti di un vero e proprio duetto fra musica e parola, una meditazione incentrata sulla fraternità, alla presenza di 350 persone.

Giovanni Sollima e Fratel Lino Breda, nel passato hanno già collaborato nei Concerti Vesperali che sono organizzati e si svolgono presso la Comunità di Bose. L’ingresso è libero.

I promotori si sono ispirati al Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune sottoscritto ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e da Ahmad Al-Tayyeb, Grande Imam di Al-Azhar, la più alta autorità morale del mondo mussulmano sunnita. La Dichiarazione contiene l’invito “alla riconciliazione e alla fratellanza tra tutti i credenti, anzi tra i credenti e i non credenti, e tra tutte le persone di buona volontà”, nell’auspicio che “sia appello a ogni coscienza viva che ripudia la violenza aberrante e l’estremismo cieco; sia appello a chi ama i valori di tolleranza e di fratellanza, promossi e incoraggiati dalle religioni; sia una testimonianza della grandezza della fede in Dio che unisce i cuori divisi ed eleva l’animo umano; sia un simbolo dell’abbraccio tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci, per cooperare tra di noi e per vivere come fratelli che si amano”.

GIOVANNI SOLLIMA è musicista multiforme di grandissima preparazione: solista, studioso, ricercatore, compositore, didatta. Solista capace di interpretare i classici del repertorio violoncellistico da Schumann a Dvorak da Haydn a Gulda in versioni ortodossamente fedeli alla strumentazione d’epoca. Barocchista raffinato, ricercatore e studioso instancabile, dobbiamo a lui la riscoperta di un autore come Giovanni Battista Costanzi, violoncellista e virtuoso nella Roma del 1700. Giovanni Sollima per quanto riguarda il repertorio barocco è anche splendido interprete in bellissime registrazioni di autori Napoletani come Leo, Fiorenza e De Majo. Compositore tra i più eseguiti al mondo, le sue opere, che spaziano dalle colonne sonore, a brani per orchestra, coro, piccoli gruppi o strumenti a solo, sono oramai da considerarsi parte del repertorio degli strumenti per cui sono state composte. Maggiore interprete di se stesso, instancabile, di una energia costante, partecipa con entusiasmo alle più diverse occasioni e sperimentazioni.