La cultura informatica e l’educazione del profondo

Autori: Prini Pietro

Il 17 aprile 1989 alle ore 20,45 nella Sala Bevilacqua di via Pace n.10 a Brescia il filosofo Pietro Prini ha tenuto una conversazione sul tema: “La cultura informatica e l’educazione del profondo” promossa dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura con il patrocinio di Mathesis e della Fondazione CAB.

Pietro Prini è nato a Belgirate, in provincia di Novara, nel 1915. Dopo la maturità classica, vinto un posto d’Alunno all’Almo Collegio Borromeo di Pavia, ha compiuto gli studi universitari presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia dal 1937 al 1941. E proprio nel 1941 ha conseguito la laurea in Filosofia con una tesi su Il problema dell’essere e delle categorie nella Teosofia di Antonio Rosmini, elaborata sotto la guida di Michele Federico Sciacca. Dopo la guerra, durante la quale prese parte alla lotta di Liberazione facendo parte del Comitato di liberazione della scuola dal 1943 al 1945, ha insegnato in vari licei classici di Genova. Nel 1950, grazie a una borsa di studio del Ministero degli Esteri, trascorre a Parigi nove mesi, durante i quali entra in contatto con Jean Wahl, René Le Senne, Louis Lavelle e, soprattutto, Gabriel Marcel. Dopo aver conseguito la libera docenza in Filosofia teoretica nel 1951, diviene Incaricato di Storia della Filosofia Antica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova dal 1953 al 1959 e Incaricato di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia dal 1959 al 1961. In quest’ultima università assume la cattedra di Filosofia teoretica, dopo aver vinto nel 1961 il concorso di Filosofia teoretica. Nel 1964 viene chiamato a coprire la cattedra di Storia della Filosofia nella Facoltà di Magistero dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma dove rimarrà fino al pensionamento, dopo avervi fondato e diretto la Scuola di Perfezionamento in Filosofia e di preparazione all’insegnamento della filosofia. Ha diretto varie riviste di filosofia: “Proetus. Rivista di filosofia”, dal 1970 al 1975; “Cultura e politica”, dal 1967 al 1971; “Giornale di metafisica”, dal 1978 al 1980. Tra le sue opere principali, ricordiamo Gabriel Marcel e la metodologia dell’inverificabile, Studium, Roma, 1950; Esistenzialismo, Studium, Roma, 1952; Introduzione alla metafisica di Antonio Rosmini, Sodalitas, Domodossola, 1953; Verso una nuova ontologia, Studium, Roma, 1957; Rosmini postumo, Armando, Roma, 1960; Discorso e situazione, Studium, Roma, 1961; Umanesimo programmatico, Armando, Roma, 1967; Introduzione critica alla storia della filosofia, Armando, Roma, 1967; Plotino e la genesi dell’umanesimo interiore, Abete, Roma, 1968; Alle origini della filosofia greca, Abete, Roma, 1970; Storia dell’esistenzialismo, Studium, Roma, 1971; Cristianesimo e ideologia, Esperienze, Fossano, 1973; Il paradosso di Icaro, Armando, Roma, 1976; La scelta di essere, Città Nuova, Roma, 1982; Storia dell’esistenzialismo da Kierkegaard a oggi, Studium, Roma, 1989; L’ambiguità dell’essere, Marietti, Genova, 1989; Il corpo che siamo. Introduzione all’antropologia etica, SEI, Torino, 1991; Il cristiano e il potere, Studium, Roma, 1993; La filosofia cattolica italiana del Novecento, Laterza, Roma-Bari, 1997; Lo scisma sommerso, Studio g. due, 1998. (http://www.filosofico.net – 2019).