La figura paterna: rifiuto o ritorno?

Martedì 23 novembre 1982 alle ore 20,45 nella sala Bevilacqua di via Pace n.10 a Brescia lo scrittore Fausto Gianfranceschi ha parlato sul tema: “La figura paterna: rifiuto o ritorno?” su iniziativa della Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura.

Fausto Gianfranceschi – Saggista e narratore, ha pubblicato alcuni romanzi in cui viene riflessa la società italiana della seconda metà del Novecento, dagli anni del boom fino al dopo tangentopoli. Fra questi Diario di un conformista (1965), L’ultima vacanza (1972), Belcastro (con presentazione di Mario Praz, 1975), Giorgio Vinci psicologo (1983) e il libro di racconti La casa degli sposi (1990). Come critico letterario è stato autore di vari saggi su alcuni importanti scrittori contemporanei, fra cui Mario Tobino e Dino Buzzati. Gianfranceschi non ha trascurato l’analisi delle angosce esistenziali e dei costumi dell’italiano medio e le manchevolezze della classe politica, economica e intellettuale che ha retto i destini d’Italia negli ultimi cinquant’anni. Fra i suoi saggi più significativi si ricordano L’uomo in allarme (1963), Teologia elettrica (1969), Il sistema della menzogna e della degradazione del piacere (1977), Svelare la morte (1980), Stupidario della sinistra (1992), Il Reazionario (1996), Bestiario della Sinistra (2004). Negli ultimi tre volumi vengono messi in evidenza dall’Autore, non senza una certa ironia e una punta di faziosità, i vizi piccoli e grandi della sinistra italiana e dei suoi protagonisti. Nel 2008 ha visto la luce un toccante libro di memorie in cui lo scrittore rivive i forti legami e i tanti ricordi che lo hanno unito per tutta la vita a sua figlia Federica, scomparsa prematuramente, dal titolo: Federica. Morte di una figlia. Trent’anni prima lo scrittore aveva perso un altro figlio, Gianni, deceduto a causa di un incidente stradale. È morto a Roma, sua città natale, nel 2012 all’età di 84 anni.