ora |
indirizzo |
In ricordo di |
Qualifica* |
8,30 |
viaRaspina, 45 |
Battista Fumagalli
|
IMI Internato Militare Italiano |
9,00 |
Cascina Gonzere |
Carlo Marella
|
IMI Internato Militare Italiano |
9,30 |
via G.B. Sufflico, 7 |
Mario Guarienti
|
IMI Internato Militare Italiano |
10,10 |
via Mura, 73 |
Remo Del Ton
|
IMI Internato Militare Italiano |
10,30 |
via Zanardelli, 5 |
Francesco Giovanessi
|
IMI Internato Militare Italiano |
11,00 |
S. Pancrazio, via Lancini, 47 |
Celestino Bolis
|
IMI Internato Militare Italiano |
11,30 |
Stazione Ferroviaria, via G. Marconi |
Amelio Reggio
|
DEPORTATO |
11,50 |
via Ponte Fusia, 2 |
Angelo Belotti
|
IMI Internato Militare Italiano |
12,15 |
piazza V. Rosa |
Renzo Sacerdoti
|
DEPORTATO |
12,30 |
piazza Roma,17 |
Mario Ruggeri
|
IMI Internato Militare Italiano |
Gunter Demnig dal 1996 ha mantenuta viva la memoria di oltre 40.000 vittime della dittatura nazista attraverso la preparazione e la messa in opera di altrettante Pietre d’inciampo in più di 750 località, distribuite in dieci diversi paesi europei. Le Pietre d’inciampo sono dei sampietrini ricoperti di una lastra di ottone su cui è incisa una frase del tipo “Qui abitava … , nato … arrestato il …, deportato a …, assassinato il …”. Un tale sampietrino per il suo aspetto lucido e metallico si stacca con evidenza dal contorno e attira inevitabilmente l’attenzione, costringe a chinarsi per leggere e ricordare la persona cui è dedicato, diventa una vera e propria pietra d’inciampo, pur senza sporgere dal selciato. Secondo l’intuizione di Demnig questi sampietrini sono deposti sul marciapiede accanto all’ingresso di quella che fu la casa delle vittime.