Testo letterario e sottotesto biblico in Dante, Leopardi e Primo Levi

Sabato 16 marzo 2019 nella mattinata presso il complesso di San Cristo dei Saveriani a Brescia (via Piamarta 9), si è avuta la seconda parte del convegno “Bibbia eletteratura italiana” iniziato il 15 marzo.

Sono stati effettuati tre affondi sul rapporto tra Testo letterario e sottotesto biblico, con altrettanti interventi dedicati a grandi autori della nostra letteratura. Di Dante e la Bibbia ha parlato Piero Boitani, docente di Letterature comparate alla Sapienza di Roma e all’USI di Lugano, accademico dei Lincei e premio Balzan 2017. Il radicamento nei testi biblici dell’opera di Leopardi è stato esplorato da Laura Novati, saggista, traduttrice e consulente di importanti case editrici. Sul rapporto tra Primo Levi e la Bibbia ha riflettuto infine Giovanni Tesio, docente di Letteratura italiana all’Università del Piemonte Orientale, critico militante e scrittore.

Ha proposto alcune considerazioni conclusive al termine del convegno di studi Pietro Gibellini.

Il convegno è  stato promosso dall’Associazione Missione Oggi, che ospita l’incontro nel complesso di San Cristo dei padri Saveriani, dall’ABI (Associazione Biblica Italiana), da Biblia (Associazione laica di cultura biblica), dalla Biblioteca Queriniana, dalla CCDC (Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura), dall’Editrice Morcelliana e dal Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona. È sostenuto dai contributi della Fondazione Banca San Paolo, della Fondazione UBI Banco di Brescia e dell’Accademia Cattolica di Brescia.

Nel comitato scientifico hanno collaborato Maria Belponer, Raffaella Bertazzoli, Ilario Bertoletti, Giacomo Canobbio, Flavio Dalla Vecchia, Pietro Gibellini, Mario Menin, Laura Novati e Filippo Perrini. Segreteria e coordinamento di Elena Maiolini.

Pietro Gibellini è nato a Pralboino (Brescia) il 16 maggio 1945. Alunno del collegio “Ghislieri”, si è laureato in Lettere a Pavia (1968), discutendo la tesi con Dante Isella, correlatori Maria Corti e Cesare Segre. Già ricercatore nell’ateneo pavese (1974) e chargé de cours a Ginevra (1982), ha coperto la cattedra di Letteratura italiana all’Aquila (1987), poi a Trieste (1990), donde è passato a “Ca’ Foscari” (1996). È stato docente a contratto all’Università Cattolica di Brescia. Oltre alla sua disciplina, ha insegnato anche Filologia italiana e Letteratura moderna e contemporanea. Si è interessato di educazione letteraria, realizzando un’ampia storia-antologia per la scuola e insegnando alla SSIS del Veneto. Collabora alla pagina culturale di un quotidiano nazionale. Editore, commentatore e interprete di testi, ha offerto contributi dal Medioevo al Novecento, studiando in particolare l’età moderna: Belli, la poesia dialettale dell’Otto e del Novecento, la “linea lombarda” da Parini a Gadda, Manzoni, D’Annunzio, la critica delle varianti. Da alcuni anni si occupa del mito classico nella letteratura italiana, e sul tema ha guidato una ricerca interateneo (PRIN), ora estesa alla memoria della Bibbia nella letteratura italiana. Attende all’edizione critica e commentata dei Sonetti di Belli per i “Meridiani”. Coordina il Dottorato in Italianistica e Filologia classico-medievale. Presiede il comitato scientifico per l’Edizione Nazionale dell’opera di D’Annunzio e quello degli scritti di Giovita Scalvini, ed è membro di quelli per Belli e Fogazzaro. È nella direzione e/o comitati scientifici delle riviste “Critica letteraria”, “Humanitas”, “Letteratura e dialetti”, “Rivista di letteratura italiana”, “Ermeneutica letteraria”, “Esperienze letterarie”, “Italian Studies in Southern Africa”, “Archivio d’Annunzio-rivista di cultura comparata”. Ha diretto la collana di “Letteratura delle regioni d’Italia” dell’ed. La Scuola e la rivista “Quaderni dannunziani”. (unive.it – 2021)