Visita a Monaco sui luoghi della Rosa Bianca

Giovedì 25 aprile 2013 un  gruppo di consiglieri e soci della Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, guidati dal presidente Alberto Franchi, si sono recati a Monaco, sui luoghi della Rosa Bianca. Particolarmente significativo è stato l’incontro nell’Università di Monaco con Wolfgang Huber, rappresentante emerito della Weiße Rose Stiftung, associazione intitolata alla memoria del gruppo antinazista della Rosa Bianca, il figlio di Kurt Huber che,  insieme a Hans e Sophie Scholl e agli altri amici, fu condannato a morte come i suoi giovani allievi per “alto tradimento” nel processo contro la Rosa Bianca nel 1943 davanti al Tribunale del Popolo nazionalsocialista (Volksgerichtshof). Nell’occasione sono state consegnata alla Weiße Rose Stiftung le pubblicazione promosse dalla Ccdc per tenere viva la memoria dei giovani della Rosa Bianca.

Esito del viaggio sarà il progetto “La Rosa Bianca. Uno sèirito duro e un cuore tenero” realizzato tra il 7 e il 14 aprile 2014, che comprenderà conferenze e incontri dedicati alla Rosa Bianca, la pubblicazione di due volumi e la messa in scena al Teatro Sociale dello spettacolo “La Rosa Bianca” (testo di Lillian Groag) , prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano.

L’ATTIVITÀ DELLA WEIßE ROSE STIFTUNG (FONDAZIONE ROSA BIANCA) DI MONACO

“Porta anche a tutti gli altri amici il mio ultimo saluto. Devono continuare quello che noi abbiamo iniziato”, scrisse Willi Graf a sua sorella Anneliese il giorno della sua esecuzione, il 12 ottobre 1943. Decenni più tardi, nel 1987, Anneliese Knoop-Graf, insieme ad altri familiari, ai sopravvissuti tra coloro che furono condannati per il sostegno offerto alla Rosa Bianca e ad altri amici fondò a Monaco la Fondazione Rosa Bianca (Weiße Rose Stiftung e.V.). La fondazione, organizzata nella forma giuridica di associazione di diritto privato, per statuto si impegna a far conoscere in Germania e all’estero la resistenza della Rosa Bianca contro la dittatura nazionalsocialista e a incoraggiare tolleranza, coraggio civile e assunzione di responsabilità individuale contro razzismo, xenofobia e l’estremismo di destra. Per assolvere a questo compito istituzionale il lavoro della Fondazione Rosa Bianca si svolge in quattro direzioni: gestione dei locali adibiti a memoriale Rosa Bianca e posti accanto al cortile interno dell’Università di Monaco, promozione in Germania e in altri paesi della mostra itinerante “La Rosa Bianca. Studenti contro Hitler 1942/43”, progetti storico-pedagogici riguardanti l’ambito della resistenza, svolti principalmente con scuole della Baviera, ed eventi a tema.

Memoriale della Rosa Bianca

Grazie alla collaborazione con l’Università di Monaco il memoriale della Rosa Bianca potè installarsi nel 1997 in uno spazio di circa 200 mq immediatamente accanto alla corte interna dell’università nella quale Sophie e Hans Scholl il 18 febbraio 1943 distribuirono i volantini e furono successivamente arrestati. Qui è allestita una mostra permanente con più di 50 tavole che raccontano tra le altre cose la nascita della Rosa Bianca, la vita dei giovani al tempo del nazionalsocialismo e i processi contro la Rosa Bianca. Il nucleo centrale della mostra sono le presentazioni dei protagonisti principali della Rosa Bianca come pure dei sostenitori e delle loro vicende. Stazioni audio, una stazione video e oggetti esposti nelle teche, come la macchina da scrivere con la quale nel 1943 furono copiati i volantini a Berlino, completano la mostra. A rotazione vengono inoltre esposte sei tavole riguardanti persone della Rosa Bianca, come il professor Kurt Huber o Hans Scholl. Queste possono anche essere cedute in prestito. Più di 25.000 persone dalla Germania e dall’estero visitano annualmente il memoriale della Rosa Bianca. Vengono singolarmente o in gruppi, dopo aver prenotato una visita guidata alla mostra. Normalmente il percorso di una visita guidata comprende anche il cortile interno con i suoi due monumenti alla Rosa Bianca e il monumento creato nella pavimentazione della piazza, proprio davanti all’entrata principale dell’università. Dallo scorso anno sono a disposizione dei visitatori anche audioguide in tedesco e in inglese. Per la Fondazione i numerosi gruppi provenienti dall’Italia settentrionale, che durante tutto l’anno arrivano per visitare il nostro memoriale, testimoniano un particolare interesse per la resistenza studentesca contro la dittatura nazista.

Mostra itinerante “La Rosa Bianca. Studenti contro Hitler 1942/43”

Da sempre la mostra itinerante è uno strumento fondamentale per la diffusione della conoscenza e letteralmente riesce a portare nel mondo la storia e il messaggio della Rosa Bianca. Le 47 tavole sono a disposizione in sette lingue diverse, tra cui l’italiano. Scuole, collegi, sezioni del Goethe Institut e altre istituzioni culturali allestiscono la mostra e predispongono spesso un ricco programma collaterale di approfondimento. La Fondazione Rosa Bianca promuove in Germania e all’estero il noleggio della mostra offrendola a persone o istituzioni che la allestiscono sotto la propria regia e responsabilità. Analogamente opera in Russia la Fondazione Eurasia che da Orenburg, città natale di Alexander Schmorell, si occupa del prestito nelle diverse città. La promozione della mostra negli Stati Uniti è gestita da una signora molto abile che risiede a Monaco, ma che possiede una profonda conoscenza del territorio americano, garantendo uno stretto contatto con i responsabili sul posto. Le informazioni che ci tornano dagli Stati Uniti, dalla Russia e dalla Polonia ci fanno pensare che la conoscenza della resistenza della Rosa Bianca ha permesso di modificare l’immagine storica della Germania in questi paesi.

Progetti storico-pedagogici

Questi progetti rivolti agli allievi della scuola mirano a trasmettere l’esperienza “dell’apprendere-dalla-storia”; il Centro Regionale della Baviera per la cultura politica è in questo ambito un importante collaboratore della Fondazione Rosa Bianca. I giovani devono approfondire e ampliare il sapere appreso a scuola sulla dittatura nazista con proprie ricerche storiche, dialogando con i testimoni oculari ovvero impegnandosi in ricerche d’archivio. Ad esempio da molti anni gli alunni di un liceo nelle vicinanze di Monaco fanno ricerche su episodi della resistenza finora sconosciuti, guidati dal proprio docente, e in collaborazione con una studiosa di storia della Fondazione Rosa Bianca. Questi progetti si sviluppano in modi molto diversi, secondo l’interesse e il coinvolgimento dei singoli docenti.

Eventi/Comunicazioni

Ci sono molte tematiche importanti legate alla Rosa Bianca che sarebbero da proporre come eventi. Tuttavia le poche risorse di personale della Fondazione Rosa Bianca permettono l’allestimento di un numero limitato di eventi durante l’anno. Questi sono mirati all’esposizione di monografie su queste tematiche oppure di biografie di persone protagoniste della resistenza, come pure a organizzare conferenze e dibattiti su temi centrali del tipo: “Cosa tiene vivo il ricordo, se i testimoni diretti non ci sono più?” oppure “La Rosa Bianca nella memoria storica di Monaco”. Come altre istituzioni culturali anche la Fondazione Rosa Bianca si serve della comunicazione virtuale. Il sito www.weisse-rose-stiftung.de e la pagina Facebook www.facebook.com/WeisseRoseStiftung sono diventati mezzi di comunicazione importanti per diffondere le notizie di attualità su questi argomenti. Fortunatamente attraverso Facebook si riescono a veicolare ovunque nel mondo notizie concise in brevi sequenze, rivolte soprattutto alle giovani generazioni. Più del 40% dei circa 1200 amici di Facebook hanno meno di 34 anni, più di un terzo degli amici vive all’estero. La Fondazione Rosa Bianca è diventata nei 26 anni della sua esistenza un importante elemento propulsivo per il ricordo del gruppo di resistenza della Rosa Bianca. Il lavoro è frutto dell’impegno di un piccolo gruppo di collaboratrici, di molto lavoro gratuito dei membri della presidenza, che rappresentano l’istituzione anche in senso giuridico, e di volontari. Ad esempio undici collaboratrici volontarie garantiscono gratuitamente e in maniera fidata l’apertura continua dei locali del memoriale della Rosa Bianca. Il contributo finanziario da parte delle città di Monaco, Amburgo, Saarbrücken, Friburgo, Berlino, Ulm e Gräfelfing come pure da parte del Centro Regionale della Baviera per la cultura politica è relativamente limitato. Offerte e contributi dei circa 300 amici e sostenitori sono perciò indispensabili per il mantenimento della nostra fondazione.

Dr. Hildegard Kronawitter Presidente della Weisse Rose Stiftung e.V. (Fondazione Rosa Bianca)