Video-pillole. Vivere e morire oggi

Martedì 28 aprile 2020 alle ore 18,30 il teologo Alberto Maggi ha risposto alle domande di Fabio Larovere, consigliere della CCDC, sul tema: “Vivere e morire oggi”, all’interno del II ciclo di Video-pillole della CCDC: “Riflessioni per tempi incerti”. L’intervento si è svolto in diretta sulla pagina Facebook della CCDC e sul sito www.ccdc.it.

Alberto Maggi. Ha studiato nelle Pontificie facoltà teologiche “Marianum” e Gregoriana di Roma e all’École biblique et archéologique di Gerusalemme. Dal 1995 dirige il Centro studi biblici Giovanni Vannucci a Montefano (MC), dove, insieme al confratello Ricardo Perez Marquez, si dedica alla divulgazione degli studi biblici attraverso incontri, pubblicazioni e trasmissioni radiotelevisive. Scrive per la rivista «Rocca» e ha condotto per la Radio Vaticana la trasmissione «La Buona Notizia è per tutti!». Tra le sue pubblicazioni Chi non muore si rivede (2013), L’ultima beatitudine (2017) e Due in condotta (2019), tutti editi da Garzanti.

Viviamo tempi incerti, che fanno molto riflettere. Si affollano nella nostra mente tante domande e numerosi dubbi che non possono, certo, trovare risposte semplici e immediate.

Anzitutto, quando torneremo alla normalità? Ma, poi, siamo davvero così sicuri che sarà possibile tornare alla normalità dopo un’esperienza tanto difficile e impegnativa come quella della pandemia attuale? “Nulla sarà più come prima”, sentiamo dire spesso. Se lo pensiamo davvero, da dove dovremo ripartire e quali dovranno essere i riferimenti alla luce dei quali ispirare la nostra cultura, la nostra economia e la nostra politica per essere all’altezza degli scenari inediti che sembrano attenderci?

Porsi in ascolto delle riflessioni di scrittori, poeti, biblisti, economisti, teologi, sociologi e manager – dando seguito ai pensieri profondi già emersi nel ciclo di video-interviste Interrogativi e sfide ai tempi del coronavirus da poco terminato e che ha ricevuto un notevole riscontro di “pubblico” – ci consentirà di gettare uno sguardo oltre l’emergenza, per vivere consapevolmente e responsabilmente i tempi attuali, sicuramente incerti ma anche, crediamo, carichi di speranza.