Saluto iniziale

Buonasera a tutti,
un particolare benvenuto all’ospite di questa sera :
dr. Claudio Gabriele produttore de il Volo,
Mimmo Lucano, Sindaco di Riace, invece si scusa e ci manda i suoi saluti più cari, perché trattenuto da difficoltà impreviste,
un ringraziamento al dr. Luigi Morgano direttore dell’Università Cattolica di Brescia e a tutto il suo staff per il sostegno generosamente offerto alla nostra iniziativa
e grazie a Voi per aver accettato l’invito della Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura a questo primo di due incontri che abbiamo voluto dedicare alla riflessione sul tema immigrazione e su come la nostra società italiana reagisca a questo fenomeno di portata mondiale. Per chi si sente cattolico e giustamente chiede al nostro Stato di difendere la vita dal suo concepimento al suo termine naturale si pongono interrogativi di non poco conto ora che nel nostro ordinamento giuridico è stato introdotto il reato di immigrazione clandestina e le nostre forze dell’ordine attuano i respingimenti in alto mare nei centri libici di detenzione.
Siamo particolarmente contenti di presentare questa sera le riflessioni sull’immigrazione di un grande artista, poeta della cinepresa, come Wim Wenders che posa su questa realtà uno sguardo carico di umanità e sensibilità per le persone coinvolte.
La storia positiva raccontata da “Il Volo” vogliamo dedicarla a tutti quanti nella nostra città e provincia si impegnano, per puro convincimento personale, a facilitare l’integrazione degli immigrati nella nostra comunità, in qualsiasi forma questo avvenga. Ci pare importante ricordare questi anonimi volontari che con il loro impegno si ribellano al conformismo di quella cultura, forse maggioritaria nella nostra società locale, che vede nell’immigrato innanzitutto una minaccia.
A questo proposito è illuminante una frase di Wim Wenders che in un’intervista ha affermato: “La vera utopia non è la caduta del Muro di Berlino, ma quello che è stato realizzato in alcuni paesi della Calabria, Riace in testa.” Come vedremo nel film Riace, grazie all’utopia del Sindaco Mimmo Lucano, si è trasformato da un borgo destinato a spopolarsi in un luogo di accoglienza dove profughi, rifugiati, immigrati hanno ritrovato casa, lavoro e dignità.
Ci rendiamo allora conto che utopia non è l’inseguimento di sogni fantastici, ma la spinta che nasce dal non accettare la realtà presente e che ci porta a lavorare per crearne una migliore. Sta a ognuno di noi coltivare la concretezza dell’utopia autentica e se tutti lo facessimo con convinzione il nostro amato Paese starebbe un po’ meglio.
Anche per noi della Cooperativa Cattolico-democratica di cultura si trattò di inseguire una piccola utopia nel momento in cui decidemmo di organizzare questa proiezione: come convincere il grande regista a concederci in anteprima il suo film non ancora in distribuzione? I dubbi si risolsero subito quando la segretaria del regista ci mise in contatto con il dr. Gabriele, il produttore del film, che dopo aver consultato il nostro sito internet, si sentì in sintonia con noi e sostenne con entusiasmo la nostra richiesta, così che questa sera lo salutiamo con un caloroso applauso, come pure gli chiediamo di leggere il saluto che il regista Wenders ha appositamente indirizzato al pubblico di questa sera.

“Al pubblico di Brescia:
mi rincresce di non poter essere con voi per questa proiezione al di fuori dei normali canali di distribuzione.
“Il Volo” è un breve film, ma tratta di un argomento enorme. L’immigrazione è un tema della massima importanza culturale sociale e politica già oggi, ma ancora di più lo sarà in futuro. Il granello di utopia, il coraggio e l’ospitalità dimostrata dalla cittadina di Riace mi hanno colpito profondamente e rappresentano una luce di speranza in un tempo contrassegnato in tutta Europa dal buio della xenofobia e del nazionalismo.
Sono lieto di aver incontrato quei bambini e Mimmo il sindaco di Riace.
Con i miei migliori auguri per questa proiezione e le reazioni che provocherà.
Wim Wenders”