“A piedi scalzi”. Opera in musica dedicata a Edith Stein

Lo spettacolo si è tenuto il  3 febbraio 2006 nel Teatro S. Barnaba di Brescia gremito di pubblico alle ore 21.  L’Associazione Culturale Corale Città di Parma è stata fondata il 20 gennaio 1964 dal M° Edgardo Egaddi. L’iniziativa è stata promossa da Movimento Ecclesiale Carmelitano e Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura.

Edith Stein (Breslavia, 1891 – Auschwitz, 1942) è stata allieva di Husserl a Gottinga, dove nel 1916 si laurea in filosofia con una dissertazione intitolata “Sul problema dell’empatia”, e sua assistente a Friburgo, contribuendo, tra l’altro, a riordinare i manoscritti husserliani pubblicati poi come secondo e terzo volume delle Idee per una nuova fenomenologia pura. L’incontro con Max Scheler consente alla Stein, che discendeva da una famiglia ebraica ma che negli anni dell’università si dichiarava atea, di entrare in contatto con la concezione religiosa cattolica e di maturare progressivamente, anche dopo la lettura della Vita di santa Teresa d’Avila, la scelta della conversione, culminata nel battesimo (1922). In questi anni, attraverso la frequentazione di studiosi come il gesuita padre Erich Przywara, avvia un’assidua frequentazione dei pensatori cristiani, in particolare di Tommaso d’Aquino. Nasce così in lei il progetto di inserire la dottrina dell’intenzionalità, propria della scuola fenomenologica, nella rielaborazione della filosofia scolastica. Dopo aver insegnato filosofia al Deutsches Institut di Münster, nel 1934 entra nel Carmelo di Colonia e assume il nome di suor Teresa Benedetta della Croce. Per sfuggire alle persecuzioni razziali dei nazisti, nel 1938 si rifugia a Echt, in Olanda; ma da qui viene prelevata nell’agosto del 1942 e trasferita ad Auschwitz. Tra le sue opere principali si possono ricordare, Potenza e atto. Studi per una filosofia dell’essere (postuma, 1988), Essere finito ed essere eterno. Per una elevazione al senso dell’essere (postuma, 1950) e “Scientia crucis”. Studio su Giovanni della Croce (postuma, 1950). Nel 1998 papa Giovanni Paolo II l’ha proclamata santa e l’anno successivo l’ha dichiarata compatrona d’Europa.