Incontro con i lettori

Lunedì 30 maggio 1977 alle ore 17 nella libreria “CCDC” di corso Magenta in Brescia lo scrittore Fortunato Pasqualino si è incontrato e ha dialogato con i suoi lettori all’interno del ciclo “Voci nuove della narrativa italiana”.

Fortunato Pasqualino nasce l’8 novembre 1923 a Butera (Caltanissetta). Nel 1932 si trasferisce con la famiglia a Caltagirone e sarà presto costretto ad abbandonare la scuola per lavorare negli aranceti. Dopo aver trascorso oltre cinque anni lavorando nei campi, riprende gli studi da privatista completando in pochi anni le medie e il liceo classico, per poi essere chiamato alle armi durante la seconda guerra mondiale, nel 1942. Terminata la sconfortante esperienza della guerra, nel 1947 si iscrive alla Facoltà di Filosofia presso l’Università degli studi di Catania, e nel 1948 presenta il saggio A proposito della storia come linguaggio al XV Congresso Nazionale di Filosofia a Messina. Durante gli anni universitari incontra Carlo Carretto, presidente della Gioventù Italiana di Azione Cattolica, che nel 1949 lo invita a seguirlo a Roma. Successivamente si reca anche a Bologna per circa un anno, dove frequenta la comunità religiosa di laici di cui fa capo Giuseppe Dossetti, ed infine per un breve periodo a Firenze dove entrerà in contatto con Giorgio La Pira. Nel 1951 consegue la laurea in Filosofia a pieni voti e si trasferisce in Sardegna, dove insegna Filosofia, Pedagogia, e Psicologia presso gli Istituti Magistrali Vescovili di Ales e San Gavino, dove conosce il giovane scrittore Antonio Puddu di cui diventerà grande amico. Nel 1953 esordisce come autore di saggistica filosofica con la pubblicazione della tesi di laurea La necessità di esprimersi e la vita come linguaggio che sarà seguita da Educazione e linguaggio (1957) ed altri saggi di filosofia del linguaggio.

Nel 1955 si trasferisce definitivamente a Roma, dove lavorerà in RAI per oltre trent’anni come ideatore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi (tra cui Quando un bambino si ammala, Boomerang, La Terra Promessa, Si…Ma, Apriti Sabato, Sapere, Il tono della convivenza) ed intraprenderà un’estesa attività di collaborazione giornalistica con numerosi quotidiani e periodici (tra cui Avvenire, L’Osservatore Romano, Famiglia Cristiana, La Sicilia, La Stampa, Il Corriere della Sera, Il Tempo, Oggi, Epoca, Il Giorno) e riviste culturali (tra cui Studi Cattolici, La Fiera Letteraria, Dialogo, Il dramma, Il Caffè, Messaggero di Sant’Antonio, Jesus, Davide, Humanitas, Nostro Tempo). Dalla lunga collaborazione con Studi Cattolici nascerà un’amicizia con il suo direttore Cesare Cavalleri, caratterizzata da suggestivi carteggi poi pubblicati sulla rivista. Viene chiamato ad insegnare Filosofia dello Spettacolo presso l’Università Pro Deo (l’attuale Luiss) e a dare lezioni di sociologia sturziana presso il Centro Italiano di Studi Politici alla Camilluccia.

Nel 1963 pubblica il romanzo autobiografico Mio Padre Adamo, che riscuote notevole successo di pubblico e critica e vince il Premio Campiello – Selezione Giuria dei Letterati [1] Ispirato al periodo trascorso lavorando nelle campagne è il romanzo La Bistenta, edito da Rizzoli nel 1964 e poi ripubblicato successivamente con il titolo Il ‘Ragazzo delle Cinque Isole nel 1971. Il saggio filosofico Diario di un Metafisico (1964) piacque tanto a Paolo VI e verrà rilanciato da Rusconi che lo pubblicherà nel 1981 con il titolo I segni dell’anima. Sposatosi nel 1966 con la statunitense Barbara Olson, da cui avrà quattro figli, Pasqualino effettuerà molti viaggi negli Stati Uniti che saranno di ispirazione per i suoi libri America Baccante (1968) e Caro buon Dio (1970).

Nel 1969 Pasqualino, insieme al fratello Pino, fonda la compagnia Teatro Minimo di Pupi Siciliani (successivamente chiamato e meglio conosciuto come Teatro di Pupi Siciliani dei Fratelli Pasqualino). I pupi siciliani erano stati una forte passione della sua infanzia che era stata interrotta bruscamente dalla madre al sopraggiungere precoce dell’età del lavoro. La compagnia esordisce nel 1969 con lo spettacolo Trionfo, passione e morte del cavaliere della Mancia (Don Chisciotte), trasmesso dalla RAI l’anno successivo per la regia di Paolo Gazzara. Avvalendosi dei testi teatrali scritti appositamente da Pasqualino, la compagnia svolgerà la sua attività per trent’anni in una sede stabile a Roma nel quartiere Trastevere e parteciperà a numerose tournée in Italia e all’estero. Il volume Teatro con i Pupi Siciliani (1980) raccoglie e pubblica, per la prima volta nella tradizione del teatro dei pupi, i testi degli spettacoli.

In ambito cinematografico, Pasqualino svolge attività di consulenza per Roberto Rossellini per lo sceneggiato televisivo Atti degli Apostoli del 1969. Insieme ad Ermanno Olmi, scrive il soggetto e la sceneggiatura del film Durante l’estate, presentato alla 32ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1971. Nel 1973, narra in diretta per Rai Uno la prima ostensione televisiva della Sindone di Torino, introdotta da una rara apparizione televisiva di Paolo VI e seguita con grande partecipazione in diversi paesi europei.

Il romanzo Il Giorno che fui Gesù, del 1977, verrà ripubblicato in numerose edizioni e tradotto in inglese nel 1999 (con il titolo The Little Jesus of Sicily). Nel 1978 Pasqualino vince il Premio Ennio Flaiano per l’opera teatrale Socrate baccante pubblicata ne La danza del filosofo (1992) e scrive la sceneggiatura per il film Turi e i paladini diretto da Angelo D’Alessandro, scelto per rappresentare il cinema italiano al Festival internazionale del cinema di Berlino del 1980. Nel 1994 presta la propria consulenza per la realizzazione del film televisivo La Genesi di Ermanno Olmi, andato in onda su Rai Uno. Nel 1999 è uno degli scrittori europei chiamati dal Consiglio d’Europa per comporre un testo ad espressione dei valori della cultura europea che è stato inciso sul Ponte d’Europa a Strasburgo. Il suo ultimo libro, Chiunque tu sia. Con Gesù a passo d’asino (2005) ripercorre con piglio investigativo la vita di Gesù “in umiltà a passo d’asino” facendone affiorare, con dirompente realismo, la dimensione più propriamente umana. (www.wikipedia.org – 2016)