La condizione operaia in Unione Sovietica

La funzione dei sindacati è stata stabilita in forma solenne nel Giugno del ’58. Ecco i punti essenziali: si riconosce il dovere dei sindacati di aumentare la produzione in armonia con le forze del lavoro e al tempo stesso di diminuire il costo del prodotto; hanno l’obbligo di organizzare la “competizione socialista” (vengono organizzate delle opere nelle varie fabbriche stabilendo delle basi di partenza affinché in nome del socialismo la produzione aumenti) e la revisione periodica delle norme di produzione, dove per norme si intende la quantità di lavoro che viene stabilita. Inoltre i sindacati, per l’amministrazione dei posti di lavoro sono in contatto con i rappresentanti del potere e, in comune accordo con le autorità amministrative, stabiliscono di volta in volta le norme. Di conseguenza gli operai si sentono defraudati non avendo la possibilità di protestare in forma più o meno aperta e legalitaria: lo sciopero è proibito e quando viene indetto è sempre ad insaputa dei sindacati, anzi contro il loro parere, anche se le richieste vertono sulla importanza di un salario fisso. La funzione reale dei sindacati in senso positivo si riduce alla istituzione di “nidi d’infanzia” per i figli degli operai, che altrimenti resterebbero abbandonati, dal momento che sia il padre che la madre lavorano; poi nello stabilire come devono essere commemorate le ricorrenze politiche. Si può concludere che i sindacati sono una sezione dell’apparato amministrativo dipendente dal potere. Naturalmente i sindacati hanno i loro comitati che devono essere eletti dalla base, ma l’elenco dei nominativi già prestabilito è preparato dall’amministrazione e il non votarlo comporta delle sanzioni.

 1) Esiste la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese?

Può confermare le notizie diffusesi in Occidente sul sindacato indipendente o spontaneo?

Il partito comunista proclama che il paese è diretto dai lavoratori ma si può dire che dalla vita politica del paese la classe operaia è esclusa totalmente. Tale esclusione riguarda anche la vita economica regolata dal potere centrale e dalle varie amministrazioni che ne dipendono. Quando si devono prendere delle decisioni in campo economico le consultazioni avvengono sempre tra l’amministrazione e i rappresentanti del potere; gli operai non sono informati. Ultimamente c’è stato un tentativo di creare dei sindacati liberi ma i promotori sono stati arrestati.

2) I lavoratori discutono fra di loro e di che cosa?

Il tema principale delle discussioni è la situazione che il nostro paese sta attraversando. Gli operai manifestano un certo malcontento verso il potere e il disaccordo verso la politica interna del nostro paese spiegabile se si pensa al livello salariale decisamente basso.

3) Qual’ è la condizione economica dell’operaio in senso generale?

Il salario è sufficiente al costo della vita?

Per quanto riguarda il salario, considerando una famiglia di quattro persone, i salari dei coniugi bastano appena al sostentamento e in genere non avanza niente per i casi imprevedibili.

 4) Qual’ è la composizione sociale del partito comunista sovietico soprattutto ai vertici?

Il partito comunista dell’URSS prerivoluzionario era composto dai rappresentanti delle forze operaie, dopo la rivoluzione si è trasformato in un partito abbastanza indipendente dove non si parlava più di operai rappresentanti. Successivamente si è trasformato in un organismo dal carattere atipico, un organismo che ha concentrato tutto il potere in ogni campo e che consta di elementi facenti parte di una cerchia ristretta. Si può dire in generale che il partito comunista è composto da elementi fidati, che vengono scelti dagli attivisti, non necessariamente più capaci, ma più devoti e che, una volta eletti, non possono più indietreggiare. Inoltre i rappresentanti il vertice del partito comunista sono totalmente isolati, formano una élite inaccessibile; non esiste alcun movimento osmotico tra i vertici e la popolazione comune.

 5) Gli operai dispongono di una assicurazione in caso di infortunio sul lavoro?

E’ prevista l’assistenza gratuita per gli operai anche se non possono godere dei benefici della medicina, progredita notevolmente. Gli ospedali sono normalmente in condizioni pessime, privi di attrezzatura; il personale medico è scarso e non sempre le cure mediche sono tempestive. Le medicine sono gratuite, ma purtroppo sono scarse sia in quantità che in qualità. Molti farmaci sono introvabili.

 6) I giovani possono scegliere il loro lavoro o sono indirizzati preventivamente?

Tutti hanno un lavoro e nessuno può fare a meno di lavorare, perché l’articolo 209 della costituzione punisce chi non ha un lavoro, accusandolo di parassitismo.

Per quanto riguarda la scelta di un lavoro, questa dipende dalle situazioni locali e dalla richiesta “dall’alto”. Può capitare facilmente che chi ha una specializzazione in un certo campo sia forzato a lavorare in un altro campo non di sua competenza, secondo le necessità del momento. Per quanto riguarda la possibilità di accedere agli studi, i giovani possono seguire con facilità i corsi serali.

Fare solamente lo studente senza svolgere un’attività d’altro genere è difficile perché non c’è nessun vantaggio dal punto di vista economico, e cioè induce lo studente a non procedere negli studi. La situazione è tragica, si è impossibilitati a lottare per i propri diritti, non si può fare nulla per ottenere un aumento di salario, per ottenere un cambiamento di residenza in conformità dei desideri e l’allontanamento di qualche membro dell’amministrazione. Lo sciopero del 1962 in cui rimasero vittime donne e bambini, dimostra come sia difficile lottare in difesa dei propri diritti.

 7) La maggior parte degli operai abita in case proprie o è in vitto e come sono?

Una metà circa della popolazione vive in case private intendendo le case della vecchia Russia, prive non solo di conforts, ma anche di ogni provvidenza da parte dello stato. Ad esempio non tutte le case hanno la luce elettrica, il riscaldamento, servizi igienici.

Il resto della popolazione vive in case statali, che in molti casi si tratta di case a titolo temporaneo. Per ottenere dallo stato una casa moderna occorre aspettare in media dieci anni e lo spazio individuale è di nove metri quadrati.

 8) Qual è la situazione femminile nell’Unione Sovietica, esiste una parità di diritti, c’è la possibilità di partecipare alla gestione della cosa pubblica, l’apporto delle donne sovietiche al movimento di dissenso?

A causa del basso livello dei salari la donna è obbligata a lavorare, quindi è lei stessa che vuole un lavoro e non potrebbe farne a meno, anche se per questo deve trascurare la casa e i figli.

Per quanto riguarda l’uguaglianza dei diritti le donne svolgono esattamente i lavori che fanno gli uomini. Per quanto riguarda l’assistenza alle madri a seconda dei diversi casi è garantito un minimo di aiuto.

La partecipazione al dissenso è sostenuta maggiormente dalle donne in quanto la situazione femminile è insopportabile.

 

Nota: Testo non rivisto dall’Autore.