La trappola dei conflitti intrattabili. Il caso israelo-palestinese

Sabato 25 ottobre 2025 alle ore 17,30 nell’Auditorium Santa Giulia (via Piamarta n. 4 a Brescia) gremito in ogni ordine di posto si è tenuto un incontro con lo psicologo politico israeliano Daniel Bar-Tal, autore del libro “La trappola dei conflitti intrattabili. Il caso israelo-palestinese” edito da FrancoAngeli, in cui il professore riflette sui significati e le implicazioni di questa lunghissima guerra a Gaza, oltre che sui temi delle sue ricerche: quale ruolo giocano le narrazioni della memoria collettiva della Shoah nella continuazione del conflitto, quali conseguenze e ferite l’occupazione sta infliggendo alla società e alla democrazia israeliana, perché l’autoritarismo e il populismo stanno prendendo piede anche nei paesi e società di cultura democratica. Il professore ha dialogato con il giornalista Claudio Baroni.

L’incontro è stato introdotto dal Presidente del Consiglio Comunale Roberto Rossini, dal Presidente della CCDC Maurizio Faroni e da Augusti Azzini, membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Brescia Musei.

Daniel Bar-Tal. Professore emerito di Psicologia politica presso l’Università di Tel Aviv. È uno dei più apprezzati studiosi delle barriere socio-psicologiche alla base dei conflitti intrattabili. Il suo contributo teorico più rilevante è lo sviluppo di una teoria sistemica complessiva sulle dinamiche dei conflitti interetnici violenti duraturi: come scoppiano, come si intensificano e come possibilmente si disinnescano, fino a risolversi pacificamente e persino con una riconciliazione. Nel corso della sua cinquantennale carriera accademica è diventato uno dei massimi esperti del conflitto israelo-palestinese. Ha pubblicato più di 250 libri e altrettanti articoli accademici in riviste scientifiche. È stato presidente della Società Internazionale di Psicologia politica. Ha ricevuto numerosi premi internazionali per le sue ricerche e per averle trasformate in progetti di cooperazione che hanno avviato progetti di pace.

L’incontro è stato promosso da Acli Brescia, Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, Fondazione Brescia Musei e rientra nelle iniziative Aspettando il Festival della Pace.