Lezioni di filosofia. La verità (docenti e studenti in dialogo)

La Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura ha proposto  le Lezioni di filosofia 2021, un’iniziativa culturale – giunta ormai alla sua sedicesima edizione – che intende contribuire a diffondere sempre di più all’interno del nostro contesto sociale il ruolo educativo e la funzione critica del pensiero filosofico. Quest’anno le Lezioni (con modalità in remoto sul sito www.ccdc.it, sulla pagina FB @CCDCBrescia, sul canale YouTube “CCDC Brescia”) si sono innovate rispetto alle edizioni precedenti sia in riferimento al metodo sia in rapporto al contenuto. In riferimento al metodo per il ruolo attivo che hanno assunto gli studenti liceali. Dopo la presentazione  svolta da ciascun relatore, studenti dei licei di Brescia e provincia hanno rivolto infatti alcune domande ai relatori nello spirito del dialogo e del confronto tipici della filosofia anche nella sua valenza educativa, secondo uno stile – tra l’altro – caro alla Ccdc fin dal suo sorgere.

Si è iniziato giovedì 22 aprile 2021 alle ore 18 con un intervento del prof. Gaetano Chiurazzi, professore ordinario di Filosofia teoretica nell’Università degli Studi di Torino, il quale ha indagato il concetto di “Verità”.

IL CONTENUTO

In rapporto al contenuto non è stato affrontato, come nelle edizioni passate, un unico tema declinato poi in tre pensatori di periodi storici differenti, ma sono stati considerati tre distinti temi di ciascuno dei quali è stato chiarito, senza tecnicismi, il significato – anche facendo riferimento a pensatori afferenti a diversi periodi della storia della filosofia – e ne saranno proposte alcune possibili attualizzazioni.

Nella presente edizione si considereranno tre temi fondamentali del pensiero nei suoi rapporti con la realtà ovvero la verità, il bene e la bellezza, tre concetti classici fin dai tempi di Platone e di Aristotele, centrali anche nel periodo medievale in cui erano considerati dei “trascendentali” (attinenti cioè ad aspetti fondamentali trascendenti rilievi specifici) dell’essere, svolti poi, in altro modo (e con un riferimento particolare al soggetto) nel mondo moderno (si possono naturalmente ricordare in proposito, ad esempio, Kant e le sue tre Critiche) e nel mondo contemporaneo (si pensi, tra gli altri, ad autori come Heidegger, Levinas e Gadamer). Verità, bene e bellezza sono stati analizzati nei loro aspetti peculiari e nei loro rapporti reciproci in base a cui, tra l’altro, il bello è il tralucere dell’intelligibile nel sensibile (Platone) o avvio al bene morale” (Kant) e la verità non è solo adeguazione dell’intelletto e della cosa (Aristotele e Tommaso), ma è anche la manifestazione nel nascondimento dell’essere (Heidegger) nel suo rapporto di prossimità (ma anche di distanza) con il bene. In riferimento a tutto ciò e anche in relazione alla loro essenza originaria e radicale (per P. A. Florenkij essi rappresentano infatti una “triade metafisica” costituente un “unico principio” e “un’unica vita spirituale esaminata sotto vari punti di vista”) i temi della verità, del bene e della bellezza – connessi con il nostro pensare, agire e sentire – non possono che continuare a farci riflettere, anche e proprio nell’attuale situazione pandemica in cui torniamo a interrogarci insistentemente sullo statuto del nostro presente e sui fondamenti del nostro futuro.

L’organizzazione scientifica delle lezioni è stata curata da Luca Ghisleri (professore di filosofia teoretica presso l’Università del Piemonte Orientale) in collaborazione con Paolo Poli e Massimo Tura (professori di filosofia e storia presso il Liceo Leonardo di Brescia e l’Istituto Capirola di Leno).

Gaetano Chiurazzi è Professore ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Torino. Ha studiato e svolto attività di ricerca presso le università di Torino, Berlino, Heidelberg, Parigi e Oxford. Si interessa specialmente della filosofia tedesca e francese e in particolare di Derrida, Kant, Hegel, Husserl, Heidegger e Gadamer. Tra le sue principali pubblicazioni: Scrittura e tecnica. Derrida e la metafisica (1992), Hegel, Heidegger e la grammatica dell’essere (1996), Teorie del giudizio (2005, con trad. in spagnolo, 2008); Modalità ed esistenza (2001, con trad. in tedesco, 2006), L’esperienza della verità (2011, con trad. in inglese, 2017); Dynamis. Ontologia dell’incommensurabile (2017); Detours de Derrida. Écriture, traduction, économie (2020). È coeditore con G. Vattimo di “Tropos. Rivista di ermeneutica e critica filosofica”.