Presentazione del libro di poesie “La lenta agonia della Beatitudine”

Giovedì 28 febbraio 2013 alle ore 18 nella libreria Libreria Paoline, via Gabriele Rosa n.57 – Brescia, è stata presentata l’ultima raccolta di poesie di Arnoldo Mosca Mondadori edita da Morcelliana “La lenta agonia della Beatitudine”. Sono intervenuti, insieme all’Autore, il prof. Pietro Gibellini e la poetessa Franca Grisoni.

Giuseppina Turra ha letto alcune poesie.

Arnoldo Mosca Mondadori, è sposato e ha due figli. Laureato in filosofia, lavora in ambito editoriale, televisivo e sociale. Poeta e editore, è autore dei testi poetici e spirituali “La Seconda Intelligenza” (Morcelliana, 2010), con la prefazione di monsignor Giacomo Canobbio, “Cristo nelle costellazioni” (Morcelliana 2012), “La lenta agonia della Beatitudine” (Morcelliana 2013), con la prefazione di monsignor Pierangelo Sequeri. Ha scritto con il teologo Pierre Riches il libro “La fede è un bagaglio lieve” (Sperling&Kupfer, 1995). Alcuni suoi testi poetici fanno parte del libro d’artista “Estasi” con le musiche inedite di Ennio Morricone e le opere originali di Giovanni Manfredini.
E’ stato il curatore dell’opera mistica della poetessa Alda Merini tra il 1998 e il 2009, che si compone di dieci testi a sfondo spirituale, tra cui “L’anima innamorata”, “Corpo d’amore – un incontro con Gesù”, “Magnificat”, “La carne degli angeli”, “Poema della croce”, “Francesco, canto di una creatura” . Alcune di queste opere della Merini curate da Mosca Mondadori sono raccolte nel libro “Mistica d’amore” (Frassinelli) e nell’opera omnia di Alda Merini “Il suono dell’ombra” (Mondadori), a cura di Ambrogio Borsani. Ha collaborato anche, nell’ambito della collana “I libri di Arnoldo Mosca Mondadori”, con Fernanda Pivano, Margherita Hack e altri noti autori.
Editore della collana di libri d’artista “Le Arti”, di cui sono autori esponenti italiani delle diverse arti (tra cui Ermanno Olmi, Jannis Kounellis, Carla Accardi, Ennio Morricone, Paolo Maurensig), libri che sono stati donati alla Biblioteca Statale di Letterature Straniere di Mosca “M.I.Rudomino”, a “La Bibliothèque Nationale de France”, alla “Biblioteca Ambrosiana” di Milano.

«I viaggi sulla luna non provano forse in modo strabiliante che la scienza è incommensurabilmente migliore dei suoi predecessori e delle forme di vita alternative? Nient’affatto! Migliaia di schiavi scientifici lavorano ad un solo scopo: rendere possibile ad altri due uomini di eseguire per alcuni minuti dei salti impacciati in un luogo che nessun essere ragionevole vorrebbe frequentare. Facciamo un confronto con le esperienze dei mistici! Completamente soli, senza alcun aiuto, ordinano alla loro anima di lasciare il corpo e la guidano al di là del mondo materiale, a percepire Dio in tutto il suo splendore. Questa è un’esperienza al cui confronto il triste circo della luna non è che una ridicola farsa che, in un mondo sicuramente altrettanto ridicolo, fa una grande impressione» (Paul Karl Feyerabend).

«I più grandi filosofi hanno sentito il bisogno tanto della scienza quanto della mistica» (Bertrand Russell).

«La più alta emozione che si possa provare è quella mistica. Chi non l’ha provata, ignora uno dei lati più belli della vita» (Albert Einstein).

Pietro Gibellini è nato a Pralboino (Brescia) il 16 maggio 1945. Alunno del collegio “Ghislieri”, si è laureato in Lettere a Pavia (1968), discutendo la tesi con Dante Isella, correlatori Maria Corti e Cesare Segre. Già ricercatore nell’ateneo pavese (1974) e chargé de cours a Ginevra (1982), ha coperto la cattedra di Letteratura italiana all’Aquila (1987), poi a Trieste (1990), donde è passato a “Ca’ Foscari” (1996). È stato docente a contratto all’Università Cattolica di Brescia. Oltre alla sua disciplina, ha insegnato anche Filologia italiana e Letteratura moderna e contemporanea. Si è interessato di educazione letteraria, realizzando un’ampia storia-antologia per la scuola e insegnando alla SSIS del Veneto. Collabora alla pagina culturale di un quotidiano nazionale. Editore, commentatore e interprete di testi, ha offerto contributi dal Medioevo al Novecento, studiando in particolare l’età moderna: Belli, la poesia dialettale dell’Otto e del Novecento, la “linea lombarda” da Parini a Gadda, Manzoni, D’Annunzio, la critica delle varianti. Da alcuni anni si occupa del mito classico nella letteratura italiana, e sul tema ha guidato una ricerca interateneo (PRIN), ora estesa alla memoria della Bibbia nella letteratura italiana. Attende all’edizione critica e commentata dei Sonetti di Belli per i “Meridiani”. Coordina il Dottorato in Italianistica e Filologia classico-medievale. Presiede il comitato scientifico per l’Edizione Nazionale dell’opera di D’Annunzio e quello degli scritti di Giovita Scalvini, ed è membro di quelli per Belli e Fogazzaro. È nella direzione e/o comitati scientifici delle riviste “Critica letteraria”, “Humanitas”, “Letteratura e dialetti”, “Rivista di letteratura italiana”, “Ermeneutica letteraria”, “Esperienze letterarie”, “Italian Studies in Southern Africa”, “Archivio d’Annunzio-rivista di cultura comparata”. Ha diretto la collana di “Letteratura delle regioni d’Italia” dell’ed. La Scuola e la rivista “Quaderni dannunziani”. (unive.it – 2021)

Franca Grisoni (1945) scrive nel dialetto di Sirmione. È autrice di raccolte edite da San Marco dei Giustiniani, Einaudi, Scheiwiller, L’Obliquo, Interlinea e Morcelliana, premiati con il Bagutta, Viareggio, Biagio Marin, Salvo Basso, Tirinnanzi e Ponte di Legno Poesia. A Poesie (2009), che raccoglie i suoi versi fino al 2009, seguono Compagn (2012), L’ös (2013), Crus d’amur (2016), Il filo srotolato (2021). Ha scritto anche testi di teatro (Passiù, 2008; Medea, 2012), saggi e l’antologia Alzheimer d’amore (2017). Si sono occupati della sua poesia in forma di prefazioni e postfazioni ai suoi libri: Pietro Gibellini, Franco Brevini, Giovanni Tesio, Giacomo Canobbio, Marco Trabucchi, Giuseppe Langella, Arnoldo Mosca Mondadori, Elena Maiolni e Cesare Garboli. Collabora a giornali e riviste. (pordenonelegge.it – 2021)