Presentazione del libro “Silenzio” (Salò)

OfficinaDaCamera e la Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura hanno organizzato per venerdì 12 dicembre 2014 alle ore 18,45 presso il Monastero della Visitazione di Salò, via Versine, 9, un incontro di presentazione del libro di Mario Brunello Silenzio (Il Mulino 2014).

Mario Brunello, uno dei violoncellisti più apprezzati al mondo, ha dialogato con la poetessa Franca Grisoni e con le Monache di clausura della Visitazione.

Mario Brunello è tra i violoncellisti più apprezzati al mondo. Al di là delle sale da concerto e dei festival internazionali, ama portare la musica fuori dai circuiti tradizionali, sperimentando luoghi e forme inusuali di comunicazione.

Franca Grisoni (1945) scrive nel dialetto di Sirmione. È autrice di raccolte edite da San Marco dei Giustiniani, Einaudi, Scheiwiller, L’Obliquo, Interlinea e Morcelliana, premiati con il Bagutta, Viareggio, Biagio Marin, Salvo Basso, Tirinnanzi e Ponte di Legno Poesia. A Poesie (2009), che raccoglie i suoi versi fino al 2009, seguono Compagn (2012), L’ös (2013), Crus d’amur (2016), Il filo srotolato (2021). Ha scritto anche testi di teatro (Passiù, 2008; Medea, 2012), saggi e l’antologia Alzheimer d’amore (2017). Si sono occupati della sua poesia in forma di prefazioni e postfazioni ai suoi libri: Pietro Gibellini, Franco Brevini, Giovanni Tesio, Giacomo Canobbio, Marco Trabucchi, Giuseppe Langella, Arnoldo Mosca Mondadori, Elena Maiolni e Cesare Garboli. Collabora a giornali e riviste. (pordenonelegge.it – 2021)

Monache di clausura della Visitazione. Le visitandine sono religiose di voti solenni (monache di clausura), dedite a vita di meditazione e preghiera. Il Monastero è stato fondato dal Monastero della Visitazione di Arona il 20 dicembre 1712. Il 2 luglio 1971 avvenne l’inaugurazione e la benedizione della chiesa e del nuovo monastero, dove la Comunità si trovava ormai tutta riunita fin dal 15 maggio 1971.

OfficinaDaCamera è uno spazio, è un’idea, è musica, arte, oggetti, persone. Officina perché si produce, perché si realizza perché il processo creativo connota inequivocabilmente l’oggetto, quale che sia. Da Camera perché come quando la musica esce dalle grandi sale da concerto, trova un clima familiare, amicale, conviviale, all’interno della propria casa, tra le mura, tra amici, così questo spazio vorrà essere spazio di incontri, ascolti, scambi, pensieri, sogni e persone.