Valori, scienza e trascendenza

Giovedì 18 aprile 1991 nella Sala Libretti di via Solferino n.22 a Brescia, ore 20,45, i sociologi Piero Gastaldo e Franco Garelli hanno parlato sul tema: “Valori, scienza e trascendenza”, titolo anche di una ricerca che gli autori hanno condotto e pubblicato per la Fondazione Giovanni Agnelli. Hanno introdotto l’incontro il direttore del Giornale di Brescia Gianbattista Lanzani e il presidente della Ccdc Matteo Perrini.

Franco Garelli è un sociologo italiano. Biografia: È stato allievo del sociologo torinese Luciano Gallino. Dopo aver insegnato Sociologia della conoscenza all’Università di Torino, è professore ordinario di Religioni nel Mondo Globalizzato e Sociologia della religione, è stato inoltre preside della facoltà di Scienze Politiche della medesima Università dal 2004 al 2010. In seguito alla riforma universitaria, ha diretto il Dipartimento di Culture, Politica e Società dello stesso ateneo fino al 2015. I suoi studi hanno riguardato principalmente il mondo giovanile i fenomeni religiosi nella società contemporanea. È membro dell’Associazione Italiana di Sociologia e del Direttivo dell’International Society for the Sociology of Religion. Collabora in modo stabile con La Stampa e con Il Mulino come esperto di temi religiosi. (wikipedia.org – 2019)

Piero Gastaldo, nato a Torino nel 1954, è laureato in Giurisprudenza. Ha una lunga esperienza nel mondo delle fondazioni avendo anche collaborato per 15 anni con la Fondazione Agnelli di cui ha diretto – tra il 1988 e il 1995 – l’attività di ricerca. Ha tenuto insegnamenti presso il Politecnico e l’Università di Torino e la Scuola di Applicazione dell’Esercito. E’ vice presidente del Network of European Foundations di Bruxelles e siede fra l’altro negli organi direttivi della European Cultural Foundation di Amsterdam, dell’Istituto Affari Internazionali di Roma e dell’Asia Europe Foundation. Dopo una breve esperienza quale assessore tecnico del Comune di Torino nella prima Giunta Castellani, nella quale ha dato impulso ai progetti di privatizzazione delle ex-municipalizzate, nel 1997 ha iniziato a collaborare con la Compagnia di San Paolo, dapprima come consulente per le attività istituzionali, nel 1998 come dirigente, e dal 2001 come Segretario Generale. (www.compagniadisanpaolo.it – 2019)

Saluto iniziale di Matteo Perrini, Presidente CCDC: Buona sera e benvenuti a questo nostro incontro. Grazie di cuore per aver accolto il nostro invito, malgrado il brusco ritorno dell’inverno. Ringrazio la Banca San Paolo per il patrocinio accordatoci e in primo luogo i padroni di casa, il Direttore del Giornale di Brescia dott. Lanzani e il dott. Passerini, per aver messo a nostra disposizione con tanta signorilità questa bella sala. L’incontro di questa sera è per molte ragioni singolare. Abbiamo infatti l’onore di averlo organizzato in collaborazione con un istituto di cultura di livello internazionale, qual è la Fondazione Giovanni Agnelli, stasera autorevolmente rappresentata dal dott. Piero Gastaldo. E è grazie all’interessamento del dott. Gastaldo per il tipo di presenza culturale che la CCDC svolge (ormai da 25 anni) nella nostra Città che è stato possibile avviare questa iniziativa. Il prof. Achille Ardigò è, purtroppo, ammalato, ma è con noi il prof. Franco Garelli da Napoli, dove insegna. Nella ricerca Valori, Scienza, Trascendenza ravvisiamo un progetto originale di ricerca e di metodo, un contributo esemplare che riconcilia con la sociologia, mostrando come quella scienza possa divenire – spontaneamente, senza proporselo come scopo, dal proprio interno – prezioso veicolo di conoscenza metempirica. Intensione a cui, a mio avviso, Ardigò e Garelli elevano – sebbene non intenzionalmente – la sociologia, sia nel momento in cui nel loro lavoro riescono a unire al rigore e alla quantificazione matematica l’ésprit de finesse e l’attenzione scrupolosa alle sfumature (che assai spesso costituiscono ciò che vi è di più significativo); sia facendo emergere le ragioni profonde del mutamento della mentalità degli scienziati in rapporto alle opzioni di carattere morale, e agli orientamenti profondi della sfera interiore e in rapporto alla ritrovata capacità di aprirsi finalmente a interrogativi e visioni del mondo di più largo respiro. Il tema di questa sera è troppo importante perché io sottragga ulteriormente tempo agli interventi dei nostri ospiti, ai quali rinnovo il più cordiale ringraziamento. Qui mi preme solo assicurare il dott. Gastaldo e il prof. Garelli che per noi è sempre una festa dello spirito incontrare persone come loro, che pongono alla base di ogni discorso l’umile, tenace, faticoso, affascinante accertamento dei fatti e che confidano nella forza delle idee criticamente vagliate, le sole capaci di slargare gli orizzonti delle intelligenze e dei cuori.