Il 5 marzo alla Pace il card. Jozef De Kesel sulla fede nella società moderna

Kardinaal De Kesel

Martedì 5 marzo 2024 alle ore 18,30 nella sala Bevilacqua di via Pace 10 a Brescia   il card. Jozef De Kesel, arcivescovo emerito di Bruxelles-Malines, dialogherà con don Raffaele Maiolini, Vicario episcopale per la Cultura – Diocesi di Brescia, sul tema “La fede nella società moderna” a partire dal suo recente libro “Cristiani in un mondo che non lo è +” (LEV 2023).

L’incontro è promosso da Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, Acli Provinciali di Brescia, Padri della Pace, Libreria Editrice Vaticana con il patrocinio della Provincia di Brescia.

JOZEF DE KESEL, cardinale, è arcivescovo emerito di Bruxelles-Malines, diocesi che ha guidato dal 2015 al 2023. In precedenza è stato vescovo di Bruges per cinque anni. Biblista e teologo, esperto di Rudolf Bultmann, ha studiato all’Università Cattolica di Lovanio e alla Gregoriana di Roma. Ha insegnato teologia a Gand e a Lovanio.

IL LIBRO. Analisi convincente del nuovo ruolo che il cristianesimo può assumere nell’epoca contemporanea. Lo sguardo dell’autore non è nostalgico verso l’era della cristianità, considera invece l’avvento della secolarizzazione come un’occasione per la fede di ripensarsi e generare una modalità nuova della presenza cristiana nel mondo. I punti di riferimento sono gli studi di Jürgen Habermas, Paul Ricoeur, Paul Vayne e Adrien Candiard. Il modello dei cristiani d’oggi possono essere i monaci di Tibhirine, impegnati in una vita di preghiera, servizio e dialogo con il mondo.Analisi brillante e convincente del nuovo ruolo che il cristianesimo può assumere nell’epoca contemporanea. Lo sguardo dell’autore non è nostalgico verso l’era della cristianità, considera invece l’avvento della secolarizzazione come un’occasione per la fede di ripensarsi e generare una modalità nuova della presenza cristiana nel mondo. I punti di riferimento sono gli studi di Jürgen Habermas, Paul Ricoeur, Paul Vayne e Adrien Candiard. Il modello dei cristiani d’oggi possono essere i monaci di Tibhirine, impegnati in una vita di preghiera, servizio e dialogo con il mondo. Prefazione di Lucia Vantini.

La fotografia utilizzata è di Emy Elleboog.

 

 

 

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