Dalla prigione al castello. L’itinerario spirituale e umano di un “politico impolitico”: Vaclav Havel

Giovedì 22 novembre 1990 nella Sala Bevilacqua di via Pace n.10 a Brescia, ore 20,45, Karel Hvizdala, giornalista e scrittore costretto all’esilio in Germania fino al 1989, autore del libro Interrogatorio a distanza (Garzanti) in cui intervista Vaclav Havel, redattore-capo di Mlada Fronta, il più diffuso quotidiano praghese, ha tenuto una conversazione sul tema: Dalla prigione al castello. L’itinerario spirituale e umano di un “politico impolitico”: Vaclav Havel. La conversazione di Karel Hvizdala è stata preceduta dalla dizione di brani di Vaclav Havel a cura del gruppo teatrale Scena Sintetica.

L’incontro rientra nel ciclo di conferenze “Pace, diritti dell’uomo e sviluppo dei popoli” (VII edizione) proposto dal Comune di Brescia – Assessorato ai Servizi Sociali e dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura.

Interrogatorio a distanza è tutto fuorché un trattato teorico. Questa lunga intervista ci offre un racconto. Episodi di vita, storie di amicizie e di conflitti, ritratti di ambienti. Frammenti di moderne “Confessioni”. Dove, però, i percorsi dell’esistenza e le riflessioni che vi si mescolano forniscono al lettore tutti gli elementi essenziali di un discorso teorico. Asistematico e denso. Vagabondo e coerente. Asistematico e per questo denso. Vagabondo e per questo coerente. (Paolo Flores d’Arcais)