Per rinascere e vivere. L’arte, la società, l’Assoluto

Lunedì 22 marzo 2010 alle ore 20,45 nella Sala Bevilacqua, via Pace 10 – Brescia, vi è stato un incontro con Krzysztof Zanussi, che ha tenuto una conversazione sul tema:  “Per rinascere e vivere. L’arte, la società, l’Assoluto”.

Nato a Varsavia nel 1939, Krzysztof Zanussi, brillante cineasta, intellettuale europeo, regista, produttore, sceneggiatore, è presidente della Federazione europea dei registi audiovisivi, membro della Pontificia Commissione per la Cultura e del Consiglio della Televisione Pubblica Polacca, nonché professore all’Università di Slesia a Katowice, e alla European Graduate School di Saas-Fee in Svizzera, dove è solito tenere un corso estivo. È direttore degli studi cinematografici polacchi Tor.

La sua filmografia, ricchissima, è incentrata sin dagli esordi sui temi dell’esistenza: l’etica, la giustizia, la direzione della vita verso il valore e la salute, il rapporto tra scienza e fede, l’incontro e l’esigenza d’integrazione tra paesi, culture e tradizioni differenti. Zanussi ha firmato pellicole celebri, quali “Da un paese lontano” (1981, dedicato alla figura di Giovanni Paolo II) e “L’anno del sole quieto” (1984, vincitore del Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia).

Dopo “Persona non grata” (2005), ha diretto gli attori Valeria Golino, Lorenzo Balducci e Remo Girone nel film “Il sole nero” (2007). Ha concorso all’edizione 2008 del Festival Internazionale del Film di Roma per la categoria Anteprima-Première con la pellicola “Col cuore in mano”, in cui il protagonista, Bohdan Stupka, ha ottenuto il premio della critica come miglior interprete maschile.

Per la sua attività di regista, Zanussi ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il David di Donatello, la croce di Cavaliere dell’Ordine polacco, l’onorificenza di Cavaliere delle scienze e delle lettere, e nel 2002 il Premio Internazionale Medaglia d’Oro al merito della Cultura Cattolica.

Nel ’97 il regista polacco ha raccontato le sue memorie in un libro redatto nel corso di oltre dieci anni, uscito in italiano per la Spirali, nell’ottobre 2009, con il titolo “Tempo di morire. Ricordi, riflessioni, aneddoti”.

“Per Krzysztof Zanussi, regista geniale, i ricordi sono sequenze cinematografiche, le riflessioni sono spunti per una saga, gli aneddoti sono scene prorompenti. Il titolo di questo libro s’ispira a una battuta dell’attore polacco Jerzy Leszczynski, famoso interprete di re e comandanti, dai modi raffinati e dalla splendida voce; con l’avvento della Repubblica Popolare di Polonia era cambiato l’attore da mettere in scena: ci voleva il tipo “muratore” o “ragazza che guida il trattore”. Un giorno Leszczynski venne avvicinato da un giovanotto corpulento, viso tondo e naso all’insù, il tipico eroe proletario che si presentò: “Sono un suo collega, un attore”. E l’anziano attore: “Lei è un collega, un attore. Allora, è tempo di morire”. (dalla quarta di copertina).