I tempi “discreti” della letteratura (Montale, Svevo, Buzzati)

Giovedì 26 febbraio 1998 alle ore 18,15 nella Sala Bevilacqua di via Pace n.10 in Brescia il prof. Giuseppe Langella, ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano, ha parlato sul tema: “I tempi discreti della letteratura (Montale, Svevo, Buzzati)” su invito della Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura.

Giuseppe Langella è professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano, dove dirige anche il Centro di ricerca “Letteratura e cultura dell’Italia unita”, con l’annesso “Archivio della letteratura cattolica e degli scrittori in ricerca”. È stato inoltre, per più mandati, membro del Consiglio Direttivo della “Società italiana per lo studio della modernità letteraria” (MOD). Studioso di Manzoni e di Svevo, ha perlustrato altresì ampie zone della poesia, della prosa e della cultura militante dall’età del Risorgimento agli anni Duemila. Per quanto concerne i rapporti con la scuola: è coordinatore nazionale della “Mod per la Scuola”; all’interno del “Tirocinio formativo attivo” (TFA) attivato in Università Cattolica tiene i corsi di Didattica della letteratura italiana per le classi di abilitazione A050, A051 e A052; svolge da parecchi anni attività di formazione e aggiornamento degli insegnanti. È anche poeta: ha vinto il Premio Metauro e a Pontedilegno, “paese della poesia”, gli è stato dedicato un totem con incisa una sua lirica. Con Guido Oldani è tra i fondatori del “Realismo terminale”. Fa parte del collettivo dei “Pentagrammatici”.