Omaggio a Ermanno Olmi, proiezione del film "Il villaggio di cartone"

Autori: Olmi Ermanno

La Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, in collaborazione con l’Università Cattolica di Brescia e Nuovo Eden, ha organizzato mercoledì 23 novembre 2011 nel cinema Nuovo Eden, via Nino Bixio n.9 a Brescia gremito in ogni spazio disponibile una serata dedicata al grande regista Ermanno Olmi:

alle ore 20,30  vi è stato l’incontro-dibattito con Ermanno Olmi

alle ore 21,30 la proiezione del film Il villaggio di cartone.

Per meglio capire questo film bisogna leggerlo davanti alla realtà dell’immigrazione che la nostra società stenta a percepire nella sua piena gravità e complessità. Non possiamo tacere che il vero dramma non sono i profughi che giungono sulle nostre coste, ma sono le migliaia di persone morte nell’attraversare i deserti dell’Africa e del Medioriente, le montagne tra l’Iran e la Turchia, o nei campi profughi libici o che giacciono sul fondo del Mediterraneo. Non possiamo ignorare che secondo i dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Uniti per i Rifugiati nei primi sei mesi del 2011 l’Italia ha accolto 10.860 domande di asilo, mentre invece la Francia ne ha accolte 26.120, la Germania 20.119 e la Gran Bretagna 12.175. Dati che leggermente migliorano la posizione del nostro Paese rispetto al 2010, quando l’Italia accolse in tutto l’anno 10.052 richieste di asilo e la Francia 80.207. Eppure la nostra società e la nostra economia richiedono sempre nuove braccia cui affidare i lavori che altrimenti nessuno svolge più. Non possiamo dimenticare che il nostro Paese ha avviato pratiche come i respingimenti in mare che violano innanzitutto i principi della solidarietà umana, prima ancora di opporsi a convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia. Dobbiamo sapere che quest’approccio ha portato l’Italia in giudizio davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, cui si sono appellati profughi somali ed eritrei intercettati in mare e ricondotti contro la loro volontà in Libia, Stato che nel 2009 certo non garantiva un’adeguata protezione a queste persone. La CCDC ringrazia il maestro Ermanno Olmi, che in questo film ha saputo coniugare l’ascolto della Parola con l’ascolto del mondo. Ne Il villaggio di cartone ha rappresentato, con una crudezza superiore a quella di un documentario, uno spaccato impietoso della nostra società italiana, ponendoci tutti davanti allo specchio. Guardare Il villaggio di cartone significa accettare di farsi interrogare e inquietare dalla nostra realtà.

ÓlmiErmanno. – Regista cinematografico e teatrale italiano (Bergamo 1931 – Asiago 2018). Dopo aver esordito raccontando l’umile Italia degli anni Cinquanta, O. ha analizzato la civiltà contadina scavando nel suo passato remoto e ritrovandone le radici antropologiche con L’albero degli zoccoli (che, vincendo la Palma d’oro a Cannes nel 1978, gli ha dato notorietà internazionale) per allargare in seguito i propri interessi sul piano storico e letterario. Con Lunga vita alla Signora! (1987) ha vinto il Leone d’argento e con La leggenda del Santo Bevitore (1988) il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia. Sempre alla Mostra del cinema di Venezia ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera (2008). (www.treccani.it – 2021)