Presentazione del libro “La Rosa Bianca”

La presentazione del libro “La Rosa Bianca. Per la libertà dello spirito e l’onore dell’uomo” edito da CCDC e Comune di Brescia, Assessorato alla Cultura,  si è tenuta giovedì 9 maggio 1996 presso il Salone Gambara in Brescia, corsetto Sant’Agata n.14. Sono intervenuti il Sindaco di Brescia Mino Martinazzoli e il giornalista Paolo Ghezzi.

Paolo Ghezzi (Trento, 1957, giornalista) è l’autore italiano che più ha scritto sulla Weisse Rose. La storia del gruppo l’ha raccontata in “La Rosa bianca. Un gruppo di resistenza al nazismo in nome della libertà” (San Paolo); alla figura indimenticabile di Sophie Scholl ha dedicato la monografia “Sophie Scholl e la Rosa bianca” (Morcelliana). Il suo best seller è però un libro su un cantautore «resistente», “Il Vangelo secondo De André” (Ancora), seguito poi da “Per un bacio mai dato – L’amore secondo De André” (Ancora).

Matteo Perrini (1925-2007), per decenni insegnante di filosofia nei licei di Brescia e fondatore della Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, ha curato per La Scuola l’edizione di classici più volte ristampati: “Confessioni” di Agostino (1977), “A Diogneto” (1985), “Le due fonti della morale e della religione” di Bergson (1996), “Ritratti di Thomas More” di Erasmo da Rotterdam (2000); inoltre ha pubblicato “Seneca. L’immagine della vita” (La Nuova Italia 1998) e, in collaborazione con P. Miquel, “Le preghiere dell’umanità” (Queriniana 1993). Ha collaborato a riviste («Humanitas», «Pedagogia e Vita», «Studium», «Nuova Secondaria») e quotidiani («L’Osservatore Romano», «Giornale di Brescia»). (Fonte: www.morcelliana.it – 2008)

Mino Martinazzoli. Nato a Orzinuovi nel 1931, avvocato, uomo di grande rigore morale, Martinazzoli è stato uno dei principali esponenti della corrente della sinistra interna e del cattolicesimo progressista. Da segretario ha guidato la difficile fase post-Tangentopoli e del traghettamento del partito fino alla nascita del Ppi. Ministro della Difesa, ministro della Giustizia, ministro delle Riforme Istituzionali, Martinazzoli è stato ininterrottamente in Parlamento dal 1972 al 1994, prima come senatore poi come deputato fino agli ultimi due anni di attività trascorsi nuovamente da Palazzo Madama. Quando nel 1994 tornò a Brescia per diventarne sindaco, il suo fu un tentativo di ritiro dalla vita politica e da un mondo uscito stravolto dall’uragano Tangentopoli. Nel 2000, però, fu “richiamato” dal centrosinistra e accettò di correre per la presidenza della Regione Lombardia, ma fu sconfitto da Roberto Formigoni. Restò in consiglio regionale per tutta la legislatura, mentre nel 2004 venne eletto presidente di Alleanza Popolare-Udeur. Nel corso della lunga esperienza parlamentare, Martinazzoli fu anche presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sul caso Lockeed. Nel partito fu, con Giovanni Galloni, Luigi Gramelli, Leopoldo Elia e Guido Bodrato, uno degli esponenti più significativi dell’area Zaccagnini che innescò il processo di rinnovamento della Democrazia Cristiana alla fine degli anni ’70. (https://www.repubblica.it/politica/2011/09/04)