Cecoslovacchia, un caso di coscienza

Venerdì 27 ottobre 1978 alle ore 20,45 nel Teatro Piamarta di via Cremona n,99 l’esule praghese Vaclav Belohradsky, gia docente di sociologia nell’Università di Praga, professore nell’Università di Genova, ha parlato sul tema “Cecoslovacchia, un caso di coscienza” su invito della Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura.

L’incontro è stato introdotto dalla proiezione di rarissime diapositive dei giorni dell’invasione di Praga da parte delle truppe del Patto di Varsavia nell’agosto del 1968. Inoltre è stata allestita una mostra fotografica di rievocazione di quei tragici giorni.

Václav Bělohradský (Praga, 14 gennaio 1944) è un filosofo ceco. Dopo la laurea in filosofia all’Università Carlo di Praga, a partire dal 1970 si è trasferito in Italia, insegnando Sociologia politica prima all’Università di Genova e poi all’Università di Trieste. I suoi lavori maggiori hanno riguardato la tensione tra legalità e legittimità (a partire dalla sua stessa esperienza personale all’interno del dissenso) e lo sviluppo in ambito sociologico del tema husserliano del Lebenswelt. (www.wikipedia.org – 2014)