La mia lettera siete voi. Paolo scrive ai credenti di oggi

Giovedì 17 settembre 2009 alle ore 20,45 nel Chiostro di San Giovanni, Contrada San Giovanni n. 8 – Brescia, si è tenuto lo spettacolo teatrale sulla figura di San Paolo con Luciano Bertoli, musiche di Domenico Clapasson, “La mia lettera siete voi. Paolo scrive ai credenti di oggi”. Il testo è stato scritto da padre Ermes Ronchi che ha introdotto lo spettacolo.

Lo spettacolo “La mia lettera siete voi. Paolo scrive ai credenti di oggi”, promosso dalla Ccdc insieme con il Centro Culturale Il Chiostro, nasce da una “riscrittura” di San Paolo, che il religioso dei Servi di Maria padre Ermes Ronchi, noto predicatore e autore di libri di spiritualità, ha proposto in occasione dell’anno proclamato da papa Benedetto XVI per il bimillenario della nascita dell’Apostolo delle Genti.
«Io che ti bestemmiavo, ti benedico. / Io che facevo prigionieri i tuoi, / sono tuo prigioniero». «A te, fratello, che non senti Dio, ma solo un’insoddisfazione senza nome: / non correre a colmarla con il vuoto di mille cose che non saziano». «Vivi le tue domande, esse sono già parole di Dio per te».
Così padre Ronchi fa risuonare per noi – per quelle che egli definisce le “ferite del nostro tempo” – la storia di fede di San Paolo, la ricchezza di colori della sua umanità, il grande e universale interesse della sua vicenda non solo per i cristiani ma per chiunque voglia riflettere sull’esperienza religiosa:una “Lettera scritta con lo Spirito del Dio vivente non su tavole di pietra ma sulle tavole di carne dei nostri cuori”.
Dopo il Prologo, si succedono sette quadri scenici, corrispondenti alle sette epistole che san Paolo indirizza lungo il suo itinerario missionario (Atene, Efeso, Damasco, Corinto, Antiochia e Roma, dove si consuma il martirio) agli uomini di oggi: ai cercatori di Dio, a chi non può vivere senza il mistero; ad un amico; ai cristiani perseguitati; ai cristiani omologati e conformisti; ai popoli e a chi ha paura; a chi non si fonda sulla roccia; a coloro che si sentono fragili e deboli, a coloro che amano il potere. Di grande espressività è l’interpretazione di Luciano Bertoli, che è anche curatore della regia e dell’allestimento. Attore e regista assai apprezzato per le sue doti teatrali, la preparazione culturale e la sensibilità, Bertoli è fine conoscitore di quelle risorse artistiche e musicali che l’autore del testo suggerisce, sulle orme della tradizione, per raggiungere le nostre vite di oggi: per consolarci, purificarci, spronarci: «Abbiamo cercato – dice padre Ronchi – di riscoprire la via della bellezza; una strada da ripercorrere con coraggio, perché, come dimostra l’esempio di secoli di arte e musica cristiana, è in grado di toccare corde profonde, legate non solo al ragionamento. Oggi dobbiamo vestire di bellezza la verità, perché pulpito e cattedra non bastano. Ci vuole anche il cuore».

Ermes Ronchi appartiene all’Ordine dei Servi di Santa Maria. Dopo essere stato licenziato in teologia a Roma (Facoltà teologica “Marianum”), ha conseguito il dottorato in Scienze religiose e antropologia a Parigi (“Institut Catholique” e “Sorbona”) con una ricerca sul monachesimo primitivo. Cura la rubrica di commento al Vangelo domenicale su Avvenire.
Docente di Teologia al “Marianum”, è autore di diversi testi, tra i quali:
Bibbia e pietà mariana. Presenze di Maria nella Scrittura. Queriniana, 2002
Il canto del pane, San Paolo, 2002
Sciogliere le vele. Commento ai Vangeli festivi. Anno A, San Paolo, 2004
Dieci cammelli inginocchiati. Variazioni sulla preghiera, Paoline, 2004
L’alfabeto della vita. Commento ai Vangeli festivi. Anno B, San Paolo, 2005
La bellezza tua voglio cantare. Omelie dell’anno C, Servitium, 2006
Respirare Cristo. Commenti al Vangeli festivi. Anno C, San Paolo, 2006
Le case di Maria. Polifonia dell’esistenza e degli affetti, Paoline, 2006
Prima delle sorgenti. Omelie dell’anno A, Servitium, 2007
I baci non dati, 2007
Sulla soglia della vita. Per una parola che accenda il cuore, San Paolo, 2008
Tu sei bellezza, Paoline, 2008

Luciano Bertoli, attore, regista nato a Brescia, si è formato presso il “Drama Studio” di Milano diretto da E. d’Alessandro e il conservatorio musicale “Venturi” di Brescia. Collabora in qualità di attore con vari registi, compagnie teatrali e associazioni culturali. La sua versatilità ed educazione musicale lo hanno portato ad esibirsi in produzioni musical-teatrali con il Trio di Parma, l’Ensemble La Follia, l’Associazione Arcimboldo, il Trio Luca Marenzio il Coenobium Vocale di Vicenza, il Dedalo Ensemble. Ha partecipato a innumerevoli rassegne, festival e stagioni teatrali quali “Crucifixus”, “Lediecigiornate”, il Festival-Filosofia di Modena, la stagione del teatro “Cinghio” di Parma, del teatro “Dal Verme” di Milano, la “Società dei Concerti” di Brescia, la rassegna Internazionale di musica in Irpinia. Ha curato la regia della commedia musicale Più di Mille, della commedia balletto Il Borghese Gentiluomo di Molière, de La guerra spiegata ai poveri di E. Flaiano, di alcune produzioni per il “Festival della Brescianità” e la messa in scena di vari spettacoli e manifestazioni prodotti dal conservatorio di Musica di Brescia, con il quale collabora stabilmente. In Svizzera ha preso parte alla stagione del teatro sociale di Bellinzona, e alle stagioni musicali di Lugano e di Mendrisio ed ha registrato per la Radio Svizzera Italiana e per la casa editrice “Stradivarius”. Collabora in produzioni di musica contemporanea di compositori quali Hoch, Facchinetti, Boccadoro, Cresta, Zanetti, Tessadrelli, Falloni, Clapasson. Insegnante di dizione e fonetica presso il Liceo Marco Polo di Brescia, sez. DAMS, conduce corsi di teatro a vari livelli per Associazioni, Comuni e Biblioteche.

Domenico Clapasson, nato a Coccaglio (Bs), ha studiato al Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia diplomandosi in pianoforte sotto la guida di Giacomo Puritani ed in organo e composizione organistica con Franco Castelli. In seguito si è perfezionato con Alexander Lonquich ed Ilonka Deckers e, in musica da camera, con Antonio Bacchelli. Ha svolto un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, ottenendo importanti affermazioni in concorsi nazionali ed internazionali. Musicista particolarmente interessato alle culture musicali popolari, collabora, quale compositore e direttore, con diversi cori italiani. Ha effettuato numerose incisioni discografiche e registrazioni televisive e radiofoniche per la RAI, per la Radio della Suisse Romande e per la Televisione Nazionale Spagnola e Tedesca. Dal 1997 si dedica particolarmente alla composizione del repertorio sacro: tra le sue opere “Cántico Espiritual” su testo del mistico spagnolo Juan de la Cruz, 2000; Canta il sogno del mondo su testi di David Maria Turoldo per quartetto vocale e orchestra, 2002; “Wedding songs” (Canti nuziali) per coro, soli e orchestra, 2005; “Pellegrino dell’Assoluto”, inni di David Maria Turoldo per coro e orchestra, 2005.
È titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia.